Sessanta donne della nostra preistoria #913805

di GIAN PAOLO SPALIVIERO

Gian Paolo Spaliviero

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Alcuni mesi fa  sono andato a fare una escursione su di una scarpata nel territorio di San Gillio che da un’ alta collina scende verso il fiume, il torrente Casternone,  che scorre al piano.
In riferimento a questa collina negli anni settanta era stato segnalato un sito  Neolitico presso il quale  erano state ritrovate molte asce.
Io stesso alcuni anni dopo, proprio lungo la stessa scarpata ,ritrovai per caso un’ascia Neolitica che consegnai al Dott. Bertone.
Questa volta invece, nella speranza di trovare seppure a distanza di tanti anni un’altra ascia o comunque dei manufatti neolitici o altre tracce del sito che stava secondo il racconto dei locali sulla sommità della collina, trovai delle strane pietre o spezzoni di pietra che istintivamente subito pensai fossero avanzi di lavorazione di asce o altri strumenti neolitici, alcune addirittura sembravano frammenti di chopper paleolitici.
Le pietre interessanti erano tanto numerose che pensai che sulla collina ci fosse stato all’epoca  un laboratorio per la fabbricazione di strumenti litici, ne presi su una decina con l’intento di studiarle.
Una volta a casa, in un primo momento, cercai di riscontare nella forma e nelle dimensioni delle pietre la mia ipotesi, ma manipolandole  mi accorsi che, al di là delle possibili caratteristiche funzionali, tutte presentavano delle raffigurazioni ottenute tramite incisioni, abrasioni o sfruttamento delle caratteristiche morfologiche della superfice.
Incuriosito in un primo tempo usai una lente di ingrandimento ottenendo un risultato scarso, poi pensai di fare delle fotografie e di lavorare poi le fotografie con un elementare programma photo shop che ho installato sul mio computer e stavolta feci bingo, come si suol dire. 
Potei subito constatare che le raffigurazioni riguardavano antropomorfi che apparivano più o meno armati,  alcuni di aspetto truce e perfino orrido, altri più gentile, a volte  con elmi o caschi in testa.
Oltre agli antropomorfi bellicosi c’erano variamente distribuiti degli omini in miniatura o stilizzati,  intenti in attività varie; animali domestici o feroci, uccelli e gallinacei.
Ben rappresentato anche il genere femminile, con singoli ritratti o scene complesse alcune delle quali sembravano erotiche.
Ritrovai  sulle pietre tutto un mondo e le caratteristiche delle rappresentazioni  in alcuni casi erano talmente  inequivocabili che potei farmene una convinzione a mio parere inattaccabile,   ma feci  l’errore di farle vedere a qualcun altro, le pietre e le fotografie ed ogni altra cosa che avevo trovato.
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Altre informazioni:

ISBN:
9791223957950
Formato:
ebook
Anno di pubblicazione:
2025
Dimensione:
14.2 MB
Protezione:
nessuna
Lingua:
Italiano
Autori:
GIAN PAOLO SPALIVIERO