San Leoluca Patrono di Vibo Valentia - Santità della Chiesa vibonese sul finire del primo millennio #911807

di Furci Michele

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In un contesto storico di mutamenti epocali negli stili di vita, nel rapporto relazionale tra persone sempre più interconnesse con ogni tipo di social, si avverte sovente un vuoto e una solitudine che soltanto un nuovo umanesimo cristiano potrà colmare. Un mondo contemporaneo in cui più entità del creato, in particolare persone e sistemi territoriali, reti locali e globali si collegano tra loro in modo reciproco, senza un soggetto che li unifica e li pone di fronte alla limitatezza e alla temporaneità dell’esistenza umana, finisce inevitabilmente per creare relazioni di interdipendenza dal soggetto più influente o che ha il dominio reale sulla società. Il radicamento delle comunità cristiane in Calabria e il vissuto di santità, come il Patrono di Vibo Valentia a ridosso degli ultimi secoli del primo millennio, ci riconducono al valore della crescita sociale con un orizzonte caratterizzato dall’interdipendenza a qualcosa che va ben oltre i limiti della materialità. Le esperienze delle santità legano gli individui al reciproco sostegno, giacché si basano sulla congiunzione del bisogno interiore individuale alla condivisione al destino della comunità cui si appartiene. L’interdipendenza nella pietà popolare è un fenomeno straordinariamente attuale per capire come le pratiche devozionali, sebbene individuali, in realtà si intrecciano con la vita comunitaria. Un processo sociale di cui in questo inizio di terzo millennio c’è proprio bisogno per ricreare un tessuto ricco e dinamico di fede e tradizioni relazionali collettive. In questa dimensione storicistica, l’approfondimento della materia che riguarda la pietà popolare, sebbene abbia aspetti teologici riguardanti in particolare lo studio di Dio e della dimensione trascendente della religione, assume anche in una visione laica un valore concreto per dare senso dell’appartenenza a qualcuno e a qualcosa che con la sua spiritualità va oltre la quotidianità dell’esperienza e della realtà empirica. Il vissuto di San Leoluca, unito alla dimensione salvifica che gli ha attribuito e riconosciuto la pietà popolare nei secoli successivi alla sua dipartita, testimonia nelle due città che l’hanno elevato a Santo Patrono un bisogno esistenziale che ha contraddistinto e tuttora caratterizza quanti hanno il dono della fede. La ricostruzione storica del suo vissuto, compresa la diatriba sul posto dove l’abate Leoluca completò la sua missione terrena, in realtà sostanzia ciò che in questo ambiente storico sembrerebbe non più attuale. Eppure i santi Patroni, esaminando il loro profilo storico e quello delle comunità che li rivivono annualmente con le feste liturgiche e civili, documentano un senso di appartenenza e di vita collettiva difficilmente riscontrabile in altro momento che registra numeri record di spettatori meramente fine a sé stessi. La storia del santo Patrono di Vibo Valentia, dopo aver percorso l’intero secondo millennio come fede tributatagli dalla pietà popolare cittadina, ha il pregio di elevare in una dimensione più vasta il portato della santità del proprio Patrono. Lodevole dunque l’idea del Premio Internazionale della Testimonianza, cui è seguito il Comunitarium e ora anche le edizioni Leolucanie. Sono concrete iniziative di fede che possano rigenerare il senso per cui nel lontano IV secolo le comunità urbanizzate sentirono il bisogno dare origine al santo protettore sul piano spirituale in ogni comunità. Oltre a un momento di fede, il culto al santo patrono realizzò sul piano antropologico una grande svolta comportamentale dei cittadini, al punto che il suo avvento è ritenuto storicamente fondatore di un nuovo modello di civiltà.
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Altre informazioni:

ISBN:
9791223954201
Formato:
ebook
Editore:
MRF
Anno di pubblicazione:
2025
Dimensione:
16.8 MB
Protezione:
nessuna
Lingua:
Italiano
Autori:
Furci Michele