C’è un crimine che influisce sulle nostre vite e priva istantaneamente di valore tutte le nostre buone azioni e iniziative: la presenza di eserciti, polizia e altre forze dell’ordine, che garantiscono la nostra sicurezza ricorrendo a minacce, ferimenti e uccisioni.
Ogni giorno ci viene inculcato che l’uso della forza è necessario. Necessario per chi? Per la nostra sicurezza. Per mantenere l’ordine. Per la pace.
E se non fosse così?“Smettiamo di uccidere” non è soltanto un manifesto, ma una guida pratica di come uscire dal circolo vizioso della violenza, rifiutandola a livello personale e collettivo:
- Rifiutare la necessità di difendere i propri valori col sangue
- Rifiutare l’applicazione della forza legalizzata da parte dell’esercito, della polizia, degli organi di giustizia
- Rifiutare il nostro tacito consenso a una società che approva l’uccisione e il ferimento delle persone
Come rifiutare la violenza?Per lungo tempo gli individui che non desiderano ricorrere all’uccisione di altre persone (e prendervi parte) per proteggere le proprie vite, il proprio territorio e l’ordine costituito hanno cercato e trovato modalità e metodi di difesa alternativi. Questo libro ne descrive alcuni.
Cercate tra essi quelli che possono meglio adattarsi alle vostre vite. Partecipate a iniziative finalizzate a tutelare la vita umana. Investite le vostre risorse in programmi, prodotti e servizi concreti che contribuiscano a porre fine alla violenza legalizzata, al ferimento e all’uccisione di altri esseri umani.
Il libro si basa sugli insegnamenti di Gesù Cristo, nell’interpretazione fornita da Lev Tolstoj, e sintetizza l’esperienza delle pratiche di non violenza a livello mondiale, trattando i seguenti argomenti:
- In che modo anche noi contribuiamo alla violenza e perché non possiamo farne a meno
- Gesù Cristo avrebbe acconsentito all’uccisione e al ferimento degli esseri umani?
- Come proteggere sé stessi e i propri cari senza ricorrere alla forza
- La storia dei popoli e delle persone che si sono rifiutati di ricorrere all’omicidio
E non si tratta di un'utopia. È dedicato a tutti coloro che sentono che “non esiste un’altra via”. Parla di come costruire la propria vita senza contribuire alla violenza, qui e ora.
Vengono citati i seguenti autori:
Lev Tolstoj, Mahatma Gandhi, Edin Ballu, Dorothy Day, Peter Morin, Gene Sharp, Thomas Merton