Quaderni di Mosca - versione ritmica con testo a fronte accentato #922620

di Ósip Mandel'štàm

Bruno Osimo

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Il quarto libro di poesie di Ósip Mandel'štàm raccoglie liriche dal 1931 al 1934, periodo cruciale e drammatico, segnato dalla crescente persecuzione da parte del regime staliniano. Nel 1930 compie un lungo viaggio e soggiorno in Georgia, di cui è testimone l’omonimo ciclo di dodici poesie. Quando Mandel'štàm torna a Mosca, il clima culturale si fa sempre più oppressivo. Gli viene assegnato grazie alle raccomandazioni di Buhàrin ottenute tramite la moglie Nadéžda un appartamento non di coabitazione – rarità per l’epoca – di cui si lamenta nella lirica «Come carta è silenzio qui in casa –», scrive poesie critiche verso il regime, tra cui «Sotto noi non sentiamo il paese vivendo» in cui Stalin non viene nominato ma lo si indica senza possibilità d’errore. La poesia non viene scritta, ma imparata a memoria e recitata solo ad amici, perché non ci sia evidenza del reato. Di bocca in bocca, però, a poco a poco arriva anche alle alte sfere. Lavora a traduzioni per sopravvivere, mentre la sua poesia originale non può essere pubblicata. Nel 1934 viene arrestato e inviato per la prima volta in esilio. Stalin dà ordine: «Isolare, ma conservare». Condannato a 3 anni di esilio nella città di Čérdyn’ (sugli Urali), dopo un tentato suicidio la pena è mitigata a Vorónež, città meno remota. A Vorónež scriverà i Quaderni di Vorónež, tra le sue opere più intense, piene di disperazione e resistenza spirituale.
Questi Quaderni di Mosca, pubblicati postumi, prendono il nome dai quaderni di formato scolastico che l’autore usò per comporre i versi: il primo contiene le poesie dall’ottobre 1930 al settembre 1931, il secondo dall’aprile 1932 al febbraio 1934. La presente traduzione si basa sull’edizione Opere in due volumi a cura di Averincev e Nerler, Hudozestvennaâ literatura, Moskvà 1990, pagine 631-634.
A me sembra che quasi tutte queste poesie esprimano prima di tutto un ritmo, e che tradurle omettendo tale ritmo non dia a lettrici e lettori italiani nemmeno un’idea di come suonino in originale. Per questo, a costo di dare fastidio all’orecchio di persone molto affezionate ai metri e ai ritmi della poesia italiana, ho dismesso qualsiasi tentativo di addomesticamento e ho cercato di produrre la rappresentazione più simile possibile dei versi originali dal punto di vista acustico.
Il testo a fronte è dotato di accenti tonici, normalmente assenti se non nei manuali per principianti. Chi lo desidera può provare a cogliere la corrispondenza tra accento russo e accento italiano.
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Altre informazioni:

ISBN:
9791281358744
Formato:
ebook
Editore:
Bruno Osimo
Anno di pubblicazione:
2025
Dimensione:
698 KB
Protezione:
watermark
Lingua:
Multilingua
Autori:
Ósip Mandel'štàm