Parole al vento, Lettere e pensieri di oggi e di ieri #10402

Le immagini evocate e lo stile elegante e delicato contribuiscono a creare atmosfere rarefatte, che rendono efficacemente il senso di vaghezza, il brivido misto a speranza delle tacite promesse dell’amore non svelato, ma scoperto nello sguardo della persona amata: “Spesso mi capita di dare troppo spazio e libertà ai miei pensieri, spesso mi capita di abbandonare la realtà per navigare nel mare dolce e tranquillo di un sogno”. (Prigioniero di un pensiero). Ma all’immaginario del sogno viene associata inoltre la realtà dell’amore vissuto, paragonata per la sua eccezionalità anche alla finzione cinematografica, di cui l’autore è allo stesso tempo protagonista e spettatore: una straordinaria emozione, dunque, che egli vive in prima persona, ma che “osserva” anche dal di fuori, che ama scomporre e approfondire, sulla quale scrivere ed esprimersi. Un’emozione cui non può sottrarsi, di cui si sente “prigioniero”, ma con la consapevolezza della “libertà superiore” che essa paradossalmente comporta.