L’ebook analizza, in chiave critica e approfondita, tutte le
novità introdotte dal cd.
correttivo Cartabia - D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 - e i
risvolti applicativi della normativa novellata.
Il decreto ha introdotto modifiche ed integrazioni al D.Lgs. n. 150/2022, attuativo della c.d. ‘‘riforma Cartabia’,’ al fine di adeguare maggiormente gli istituti interessati dalla riforma ai principi e ai criteri direttivi della legge-delega (L. n. 134/20213), anche attraverso l’appianamento di difetti di coordinamento, e di favorire la semplificazione di alcuni meccanismi procedimentali e processuali. Non mancano interventi di peso, come quelli concernenti l’udienza di sentencing di cui all’art. 545-bis c.p.p. e la riforma dei meccanismi di sblocco della c.d. ‘‘stasi’’ al termine delle indagini preliminari.
Composto di undici articoli - che introducono modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e ad alcune leggi complementari e contengono norme transitorie – il correttivo interviene in tema di:
- pene sostitutive delle pene detentive brevi: i correttivi apportati seguono tre linee di intervento che interessano la fase di accesso alle pene sostitutive (meccanismo di sentencing, disciplina del giudizio di appello e concordato con rinuncia ai motivi di appello) e la revoca del beneficio per condanne sopravvenute;
- indagini preliminari: i profili di novità si articolano su più piani che si intersecano nel rinnovato sbilanciamento del processo nella fase delle indagini, contribuendo a realizzare quello che è stato definito il processo “a trazione anteriore”;
- processo in assenza: si tratta di integrazioni oggettivamente necessarie per garantire una maggior coerenza sistematica della normativa e porre rimedio ad una serie di difficoltà emerse nella prassi;
- procedimenti speciali: accanto a modifiche di mero coordinamento in tema di giudizio immediato, rito abbreviato e procedimento per decreto direttissimo, si collocano modifiche più incisive in punto di rito abbreviato e procedimento per decreto;
- presentazione dell’atto di impugnazione: per risolvere criticità pratiche, l’art. 10 D.Lgs. n. 31/2024 dispone che, fino a quando non sarà obbligatorio il deposito telematico degli atti, il procuratore generale presso la corte di appello può depositare l’atto di impugnazione nella cancelleria della corte di appello nella cui circoscrizione ha sede il giudice che ha emesso il provvedimento impugnato;
- giustizia riparativa: alcuni ritocchi alle previsioni del codice di rito nel segno della complementarità con la giustizia penale;
- difetti formali e di coordinamento: il decreto semplifica e di risolve alcuni problemi di coordinamento emersi in fase di prima applicazione della riforma ‘‘Cartabia’’, tenendo conto anche delle segnalazioni provenienti dal mondo accademico, dall’avvocatura e dalla magistratura.
Gli articoli sono tratti dalle riviste “Giurisprudenza italiana” e “Diritto penale e processo”.