Per assurdo ... Siamo tutti benzinai, ... Siamo tutti professori ... Siamo tutti dottori #877601

Inoltre, il riferimento alla lettura del futuro "nelle mani della zingara" e l'affermazione "non abbiamo l'udito dei gatti" sono esempi di come l'autore sembri voler ridicolizzare il nostro approccio a temi come il destino e la percezione. Queste immagini pongono l’accento sulla fragilità e l’irrazionalità del nostro tentativo di comprendere l'infinito e l'invisibile.
Infine, l’idea che "amiamo chi non ci ama" rappresenta il culmine di un comportamento assurdo, che non segue alcuna logica razionale, ma che è terribilmente umano. È un’affermazione che, sebbene sembri paradossale, tocca un punto delicato dell’esperienza umana: l’incapacità di conformarsi a una reciprocità perfetta nei sentimenti.
In sintesi, "Per Assurdo…" si inserisce in una tradizione di critica sociale e riflessione psicologica attraverso l’ironia e il paradosso. Ogni punto è un invito a riflettere sulla normalità delle cose che compiamo ogni giorno, rendendo visibili le contraddizioni e gli eccessi del vivere quotidiano, mentre l'autore ci esorta a prendere coscienza del nostro comportamento attraverso il filtro dell'assurdo.