A Podhum io scrivevo sui muri #622031

di Rinaldo Battaglia

Ventus

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C’è una data per noi italiani che ogni anno passa senza tanto clamore. Da sempre. Nessuno ha interesse a ricordare. Non porta voti, elettoralmente non fabbrica consenso. È il 12 luglio 1942, il giorno del massacro di Podhum. Ma lì non fu versato sangue italiano, ma sangue degli slavi. Eravamo noi i carnefici, gli altri le vittime. Il copione all’opposto che vedrà, già solo dopo quindici mesi, i primi eccidi delle foibe slave. Ma se oggi quel crimine (quello degli italiani uccisi in terra di Jugoslavia o sul confine) ha trovato un padrone, che mediaticamente lo manovra a proprio uso e consumo politico, dell’altro crimine (quello dei massacri italiani in terra di Jugoslavia o sul confine) resta sempre tabù parlarne. Rincresce dire che noi italiani non siamo ancora maturi per riconoscere le colpe dei nostri padri e dei nostri nonni. Perché? Cosa c’è di diverso? Questa pubblicazione fa luce su vicende note e meno note dell’eccidio di Podhum a 80 anni dall’avvenimento.
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Altre informazioni:

ISBN:
9791221345575
Formato:
ebook
Editore:
Ventus
Anno di pubblicazione:
2022
Dimensione:
3.16 MB
Protezione:
nessuna
Lingua:
Italiano
Autori:
Rinaldo Battaglia