La vecchia Legnano #286336

Il racconto inizia in un piccolo paese  di etnia arbereshe della Calabria intorno alla seconda metà del 1960.
Attraverso gli occhi di chi allora era solo un bambino si racconta,  in prima persona, tutto ciò che accade all'interno della famiglia e nel paese.
I personaggi guida sono nonno Domenico, paragonato ad Eduardo De Filippo per i suoi caratteristici ed istrionici modi di fare.
Nonna Emilia, sua consorte e guida vera e saggia di tutti, figli nipoti e parenti.
Ad un carattere apparentemente semiautoritario, fa da corollario un affetto vero e profondo verso  tutti i famigliari, una guida dolce e premurosa, vero punto di riferimento per ognuno.
Infine papà Cosimo, il “vecchio ciclista”, che con la sua Legnano ha percorso gli anni della gioventù e quelli dell'età matura, traghettando la propria famiglia verso un futuro di speranza passando attraverso molte difficolta.
Mamma Maria, la “sartina” che insieme al marito, sacrificandosi più di tutti, e prendendo le decisioni più importanti senza indugio, ha fatto in modo da lasciare alle spalle una situazione di povertà e rinunce,  per affrontare l'incognita di una realtà lontana e diversa.
Dopo il racconto di vari fatti e fatterelli, si arriva ai giorni nostri, dopo quaranta anni, e si fa una specie di consuntivo, col “vecchio ciclista” e la “sartina” ormai anziani, con i figli cresciuti e con la soddisfazione di avere costruito, la famiglia tutta, un bel percorso ricco di amarezze e delusioni certo, ma denso di gioie e risultati significativi.
Si chiude con la descrizione di quello che oggi è la famiglia che in un lontano passato, timidamente, aveva iniziato il cammino sopra un treno che l'avrebbe portata verso il Nord, verso il lavoro e la speranza di una vita migliore.