Ombre di Pietra #849228

La storia si svolge nella prigione di Steinfluss, una struttura fredda e imponente situata in una remota regione della Germania. Qui, tra le mura spesse e le torri di guardia, si intrecciano le vite dei prigionieri e delle guardie, in particolare quella di Hans Becker, l'inflessibile e rispettato capo delle guardie.
Hans Becker proviene da una lunga dinastia di guardie carcerarie, i Becker, tutti legati indissolubilmente al loro dovere di mantenere l'ordine nella prigione. Il bisnonno, il nonno e il padre di Hans sono morti mentre svolgevano il loro lavoro, vittime della violenza dei detenuti che tentavano di fuggire. Questo retaggio di dedizione e sacrificio segna profondamente Hans, che adotta un approccio rigido e spietato nella gestione dei prigionieri.
La narrazione si sviluppa attorno alla vita di Hans e ai misteri che avvolgono la prigione. La tensione aumenta quando Hans viene trasferito alla Torre Numero Tre, una delle torri più isolate e temute della prigione. Durante il suo turno di notte, Hans sviluppa l'abitudine di cantare una macabra canzone, che disturba profondamente le altre guardie. La sua precisione letale con il fucile lo rende il guardiano perfetto per prevenire qualsiasi tentativo di fuga.
Il prigioniero Karl Müller, noto per la sua astuzia e disperazione, cerca di fuggire dalla prigione, ma il suo piano viene sventato da Hans, che lo ferisce gravemente. Questo evento aumenta l'odio dei detenuti verso Hans, considerato ormai un nemico implacabile.
La tensione culmina con l'omicidio di Hans durante un raro giorno di festa nella prigione. Hans viene trovato morto nella sua stanza, la gola tagliata da un aggressore sconosciuto. L'omicidio getta la prigione nel caos, e l'identità dell'assassino rimane un mistero.
Dopo la morte di Hans, la Torre Numero Tre viene chiusa, ma strani eventi iniziano a verificarsi. Il capitano delle guardie, Jens Schreiber, riceve segnali misteriosi dalla torre, come se qualcuno stesse ancora svolgendo il turno. Spaventato, Jens indaga personalmente e sente distintamente la voce di Hans cantare la sua canzone macabra. Questo convince Jens che l'anima di Hans è ancora presente nella prigione, una presenza inquietante ma necessaria per mantenere l'ordine.
Karl Müller, nel frattempo, inizia a soffrire di terribili incubi in cui vede Hans che lo perseguita. Gli incubi e il terrore consumano Karl, portandolo a pianificare una nuova fuga. Tuttavia, durante la fuga, Karl è tormentato dalla presenza spettrale di Hans e viene catturato nel bosco vicino alla prigione. Ritrovato dalle guardie in uno stato di terrore totale, Karl muore convinto di aver visto il fantasma di Hans.
L'anima di Hans Becker sembra aver reclamato la sua vendetta, e la prigione di Steinfluss rimane avvolta nel mistero, con la sensazione che Hans continui a vegliare sulle mura, una sentinella silenziosa e inesorabile.
Il racconto ambientato a Steinfluss riesce a mescolare elementi di horror gotico con un dramma psicologico intenso. La storia si sviluppa su due livelli: uno fisico, rappresentato dall'opprimente prigione e dai tentativi di fuga dei detenuti, e uno metafisico, dove il fantasma di Hans Becker diventa simbolo della giustizia inesorabile e della vendetta dall'oltretomba.
L'autore è abile nel costruire un'atmosfera di tensione crescente, utilizzando la prigione come un microcosmo chiuso in cui le emozioni e le paure dei personaggi vengono amplificate. La dicotomia tra il rispetto e l'affetto che le guardie provano per Hans e l'odio che nutrono i prigionieri crea un interessante conflitto morale. Hans è un personaggio complesso, che incarna il sacrificio e la dedizione, ma anche la disumanità necessaria per sopravvivere in un ambiente così ostile.
L'elemento sovrannaturale, rappresentato dal fantasma di Hans, viene introdotto gradualmente, con grande efficacia. Il progressivo scivolare della narrazione dal reale al fantastico crea un senso di inevitabilità che culmina in un finale ambiguo e inquietante. La prigione di Steinfluss diventa così un luogo non solo di punizione fisica, ma anche di tormento spirituale, dove le anime dei morti non trovano pace.