La Straordinaria Hellye #563584

Questavolta bisogna ammettere che nonostante le molteplici situazioni più o meno strane successe al commissario Agrati nell’arco della sua lunga attività nelle forze dell’ordine, una così singolare non gli era ancora mai capitata, ma cosa strana oltre ad essere ricca di momenti davvero misteriosi, tanto da trovarsi più volte durante questa storia a domandarsi se si trovasse o meno in un sogno, e alla presenza di un essere alieno.
Arrivato al termine con successo di una laboriosa inchiesta i nostri due amici il commissario Samuele Agrati seguito sempre da suo onnipresente partner, quell’ ispettore Massimo Bonni compagno inseparabile di molteplici inchieste anche di singolare pericolosità.
In vettura stavano scambiando evidenze sull’esito positivo di questa loro ultima avventura, quando Max durante la guida lungo la strada che costeggia il naviglio vede in lontananza un uomo che sorregge una donna malferma sulle gambe e s’avvicinano barcollando verso la sponda del naviglio stesso, allora come d’ istinto ha accelerato per raggiungere la coppia, appena arrivati come d’istinto Samuele va incontro ai due venendo scoprire che è una paziente della vicina clinica privata la quale accompagnata dal suo fisioterapista stava facendo i primi passi proprio all’esterno della clinica stessa su suggerimento del amico chirurgo che ha eseguito l’intervento su di lei, dopo le presentazioni la signora Elizabeth Pirotti una ricca signora italo-americana invitata appunto dal suo carissimo amico e primario, il professor Adelio Barlozzi neurochirurgo, di fama internazionale, nonché amministratore della clinica privata Villa Margiotta, un elegante complesso immerso nel verde di un parco secolare non grande, ma molto rinomata per interventi oltremodo delicati al cervello, e per servizi di assistenza e riabilitazione eseguiti da personale altamente specializzato e capace appunto per questo genere di delicati interventi al cervello con grande responsabilità oltre a quella organizzativa.
La donna sulla cinquantina, molto piacente con modi assai compiti e decisamente istruita nel dialogo, seppure in questo caso con voce alquanto incerta a causa dell’intervento subìto giorni or sono si era rivolta ad Adolfo il suo fisioterapista rammentandogli che poco prima gli aveva detto che si sarebbero fermati ad assisterla due signori che nella loro professione erano dei capi.
E come prima cosa volle subito sapere come si chiamassero i due personaggi che si trovava di fronte e ancor più con curiosità smaniosa, e cosa molto importante anche la loro attuale professione, infatti dopo aver saputo di aver di fronte un commissario ed un ispettore di polizia ha rammentato al suo accompagnatore che ci aveva azzeccato un’altra volta.
E il terapista non ha tardato di giustificare ai due funzionari le curiose facoltà sensoriali della propria assistita, spiegando lo strano fenomeno capitatogli dopo l’intervento, spiegò come la donna avesse acquisito dei poteri extrasensoriali che alla fine si sono dimostrati veri.
Si mise a raccontare che durante quel breve tragitto lungo il naviglio mentre lui avesse detto che preferiva Hellye rimanesse in vettura perché malferma sulle gambe lei gli avesse anticipato che un paio di funzionari delle forze del ordine si sarebbero fermati per prestargli soccorso oltre a riaccompagnarla alla macchina proprio come è avvenuto in pratica seppure il terapista nutrisse forti dubbi non poteva  fare a meno di conferma quanto la donna fosse divenuta un sensitiva, preannunciando ciò che da li a poco sarebbe accaduto, e così via per altre cose successe nei giorni appena trascorsi, poi dopo essere stata aiutata a risalire in vettura da Agrati, Hellye invitò l’uomo e il suo collega a fargli visita nella struttura privata..