La base critica. Fondamenti di analisi della razionalità ideologica e prospettive politiche - Fondamenti di analisi della razionalità ideologica e prospettive politiche #52460

La società in cui nasciamo e che dovremmo contribuire a sviluppare non nasce dalla reale esigenza di permettere a tutti di riconoscersi in regole comuni che ci aiutino a vivere meglio. Essa è il regno delle disuguaglianze sociali, economiche e politiche che hanno una matrice ben precisa. Tale matrice è ideologica. Le strutture del potere sono state concepite ideologicamente e si alimentano attraverso un sistema educativo che induce all’assuefazione dell’immaginario collettivo alla cultura e ai modelli ideologici. Se si vuole cogliere un’opportunità di cambiamento in tempi, come i nostri, in cui una crisi economica storica attraversa tutto l’Occidente e in cui la politica mostra, una volta di più, tutti i suoi limiti, occorrerà dotarsi di strumenti critici utili a riconoscere le radici dei problemi per poterli risolvere elaborando strategie adeguate e coerenti. Tutti noi abbiamo bisogno di capire in che realtà siamo e cosa ci manca davvero per essere liberi. Nella prima parte di quest’opera si cerca di fornire uno strumento adatto a riconoscere le ideologie ovunque esse si manifestino. Successivamente si applica tale strumento alle ideologie classiche come, per esempio, il capitalismo e il comunismo. In seguito si cerca di mostrare come anche lo Stato, senza alcun riferimento a una specifica nazionalità, sia una costruzione ideologica e che, in quanto modello di organizzazione sociale, va rivisto. Infine, dopo aver vagliato l’inadeguatezza degli attuali orizzonti etici della cultura occidentale, in un confronto tra principio di reciprocità di Kant e principio di responsabilità di Jonas, si sottopone a critica l’anarchismo, cercando di recuperare il senso autentico dei valori dell’anarchia ma denunciandone, contemporaneamente, l’inadeguatezza attuale come unico orizzonte di azione sociale. Volendo essere anche propositiva, l’opera, dopo aver preso le distanze dal cosiddetto Venus Project di J. Fresco, si conclude con una proposta politica che superi l’attuale ideologia del potere.