Due saggi sulla filosofia dell’amore #518294

di Vladimir Sergeevic Soloviev

G.D.M.

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L’indagine naturalistica ha parlato già da molto tempo del legame che corre tra il sesso e la personalità, anzi tale principio costituisce il fondamento di non poche teorie psicologiche, fino alla dottrina psicoanalitica, che riposa tutta sull’importanza dei fattori sessuali nella vita subcosciente, anche se il Freud ha cercato di combattere l’accusa di pansessualismo, di cui, più o meno motivatamente, i critici hanno tacciato il suo pensiero. Si potrebbe ricordare anche Haveloc Ellis, i cui studi di sessuologia furono tutti animati dalla netta visione che lo scopo della vita sessuale non è tanto la riproduzione della specie, quanto la formazione della personalità. Ma un’esigenza assai diversa anima il pensiero di Soloviev. Egli di una tale intuizione non si serve per costruire nuovi miti naturalistici, sibbene per cogliere il significato dell’amore precisando l’intimo legame che lo riallaccia alla vita universale. E in verità anche chi non aderisce alla posizione religiosa del Soloviev, profondamente cristiana, non legge senza profitto queste pagine, che hanno uno straordinario tono di modernità, e, vorrei dire, son quasi attese da quanti si interessano a queste questioni.
Nell’economia della natura, dice il Soloviev, non risulta che scopo dell’amore sessuale sia la riproduzione della specie: se vi sono animali che possono riprodursi anche fuori del sesso, e se, risalendo via via agli organismi più perfetti, troviamo che la forza riproduttiva diminuisce quanto più cresce l’impulso amoroso, talchè può dirsi che ai due estremi della vita animale, si trovino, da un lato il caso della riproduzione senza amore sessuale e dall’altro il caso dell’amore sessuale senza riproduzione, è chiaro che i due fenomeni non possono considerarsi come mezzo per l’attuazione l’uno dell’altro...
 
Vladimir Soloviev nacque a Mosca il 16 gennaio del 1853, e morì sempre a Mosca il 31 luglio 1900 a soli 47 anni.
Iniziò la professione d’insegnante a soli 21 anni. Ma nel 1881 si professò contrario alla pena di morte per i colpevoli dell’assassinio dello zar Alessandro II. Le reprimende delle autorità lo costrinsero a rassegnare le dimissioni. Da quel momento si dedicò interamente alla filosofia e alla scrittura.
 
 
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Altre informazioni:

Formato:
ebook
Editore:
G.D.M.
Anno di pubblicazione:
2020
Dimensione:
1.82 MB
Lingua:
Italiano
Autori:
Vladimir Sergeevic Soloviev