Un'altra verità - La Sardegna nera del maresciallo Dioguardi #627636

di Nicola Verde

Fratelli Frilli Editori

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Bonela, centro Sardegna, fine anni ’60, carnevale: il maresciallo dei carabinieri Dioguardi è alle prese con la sua seconda indagine nel “cuore nero” di una Sardegna che sembra immobile nel tempo, un tempo fatto di pietra: Narciso Aggius, un servo pastore al servizio di Tonneddu Corrias viene trovato ucciso con la testa sfondata, modalità omicidiarie che qualcuno rimanda al cosiddetto “Codice barbaricino”, regole millenarie che sembrano ancora disciplinare la società sarda. A questo si aggiungono i torbidi rapporti all’interno della famiglia Corrias: Narciso Aggius ufficialmente è un orfano raccolto da Tonneddu Corrias per pietà cristiana, ma le voci ufficiose lo dicono figlio bastardo di Antonia Muscau, moglie di Tonneddu; Gesuino, il figlio naturale dei Corrias, è un uomo debole succube di un padre dispotico e di una moglie, Chiarella Fadda, che trova rifugio in un rapporto adulterino proprio con Narciso, contemporaneamente insidiata e concupita dal suocero. Gesuino finirà suicida. Che in tutto questo c’entri la rapacità di Tonneddu Corrias col suo onore ferito dal rifiuto della donna, al punto da istigare, poi, il figlio al suicidio? Oppure il timore che “la roba” possa finire a un bastardo? E se la verità, invece, fosse da cercare tra le pieghe di un mondo arcaico dove antiche divinità sanguinarie pretendono riti sacrificali? A complicare ulteriormente la vicenda c’è la morte di un vecchio pastore ucciso con un moschetto, un residuato bellico. È una Sardegna che sembra combattere tra arcaicità e modernità, in bilico sul crinale di un cambiamento epocale, dove, in certi cuori antichi, possono ancora albergare sentimenti di una brutalità selvaggia, ma “i cuori nuovi” ne stanno ormai prendendo il posto e niente sarà più come prima. Questa è la convinzione di Carmine Dioguardi, di sua moglie, che veglia su di lui e lo consiglia, e, soprattutto, di Matteo Ricciu, un ex maresciallo, che conosce bene quella terra e i suoi abitanti.

Nicola Verde è nato a Succivo (CE) il primo marzo 1951, è sposato e ha un figlio; vive a Roma. Vincitore di alcuni prestigiosi premi dedicati al giallo, alla fantascienza e al fantastico, è presente in numerosissime antologie (Giallo Mondadori, Hobby & Work, Del Vecchio, Perdisa, Dario Flaccovio, Robin, Fratelli Frilli Editori, Delos ecc.). Ha pubblicato i seguenti romanzi: Sa morte secada, (Dario Flaccovio ed. 2004; Delos Digital 2015; Fratelli Frilli Editori ed. 2020; 2/7/2021 in edicola con “La Nuova Sardegna”) prefazione di Luigi Bernardi, semifinalista al premio Scerbanenco; Un’altra verità, (Dario Flaccovio ed. 2007), prefazione di Marcello Fois, vincitore del premio Qualità editori indipendenti; Le segrete vie del Maestrale, (Hobby & Work 2008), prefazione di Ben Pastor, finalista al Festival Mediterraneo del giallo e del noir; La sconosciuta del lago, (Hobby & Work 2011), liberamente ispirato al caso di Antonietta Longo, la decapitata di Castelgandolfo (il romanzo è stato vincitore della sez. romanzi storici al Festival Mediterraneo del giallo e del noir); Verità imperfette (Del Vecchio 2014), “romanzo noir a più mani a incastri multipli”; Il marchio della bestia (Parallelo45 2017), quarto romanzo della “serie sarda”; Il vangelo del boia (Newton Compton 2017) già finalista al Tedeschi, è stato semifinalista allo Scerbanenco e finalista al premio Acqui Storia 2018, sezione romanzi storici; Mastro Titta e l’accusa del sangue (Fratelli Frilli Editori 2021) finalista al Premio Letterario Giorgione; Il profumo dello stramonio (La Lepre ed. 2021).
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Altre informazioni:

ISBN:
9788869436277
Formato:
ebook
Anno di pubblicazione:
2022
Dimensione:
907 KB
Protezione:
watermark
Lingua:
Italiano
Autori:
Nicola Verde