Un vagone di ricordi #870754

Un romanzo fresco nella sua scorrevolezza, genuino nei tratti di un genere che assomiglia molto a una commedia teatrale in stile familiare. Angelo e Magi, i due genitori, fanno ridere e sorridere sotto i baffi, dall’altra le due figlie: Betty e Chiara, alle prese con le vicissitudini che la vita mette sul loro cammino. Un vagone di ricordi potrebbe essere l’aforisma o la metafora che riassume il senso dell’esistenza di ognuno di noi. I ricordi sono il biglietto da visita del passato, la carta d’identità per il presente, ma soprattutto il passaporto per il futuro. Fa da sottofondo delicato e psicologico, il foulard rosso di Chiara, la protagonista, con tante piccole matrioske stampate sopra. Una storia che fa viaggiare sui binari della risata, fra gli alti e bassi di relazioni vissute ai tempi di oggi, però con un valore aggiunto, ovvero, una nota di romanzo vintage, quindi anche di un tempo che fu. Una famiglia che sa di famiglia vera con tutto il suo sano rumore interiore ed esteriore. Francesca Ghiribelli