Pietro Malvisi – Numero 21 e La stanza sopra #923648

Ci sono luoghi che sembrano respirare, e silenzi che sanno più delle parole.
Un convento, una stanza, due uomini in cerca di sé stessi.
Due storie diverse, legate da un’unica ossessione: capire dove finisce la realtà e dove comincia la mente.
Pietro e Noah non si conoscono, ma camminano nella stessa direzione — verso la verità, verso il punto in cui il tempo si spezza e tutto diventa presente.
Perché quando il tempo smette di esistere, resta solo l’adesso.
E nell’adesso, ogni cosa accade da sempre.
Tra visione e realtà, tra filosofia e follia, Moro Del Porto intreccia due racconti speculari che si riflettono a distanza, rivelando la stessa vertigine:
non si può fuggire dal proprio tempo, quando il tempo non esiste.
I due racconti si intrecciano con l’universo di Oltre il volto:
Pietro riemerge da L’estate dei sussurri, Noah da La fuga invisibile.
Un terzo filo, parallelo e lontano, conduce a Finn e la Quarta Forma, dove la ricerca della verità si spinge oltre la materia, nello spazio e nella mente.