Le molte vite di Meg #930917

Horror - romanzo breve (46 pagine) - La vita di Megan è quella di una normale adolescente, totalmente inconsapevole del suo dono. E della sua maledizione.

La realtà è un sottile strato di ghiaccio e ogni passo falso può creare crepe profonde, con infinite diramazioni.

Ma a volte sono proprio questi squarci a permetterci di capire chi siamo veramente e soprattutto a strappare la maschera a quanti ci circondano.

Ricomincia la scuola, ci si annoia durante le lezioni di matematica, si ride insieme all'amica del cuore, Samantha, poi si avvicina il Natale e il sassolino che aveva iniziato a rotolare chissà quanto tempo prima si trasforma in una valanga che travolge tutto e tutti.

La vita di Megan viene stravolta e lei cambia: cambia nome, città, lavoro… tante volte. Tante vite. Ma arriva sempre il momento di fare i conti con se stessi, col passato, con le persone che ci hanno ferito e che abbiamo ferito.

Monia Guredda è nata a Roma nel 1983. Ha conseguito un’utilissima maturità artistica e un’ancor più utile laurea triennale in Arti e Scienze dello Spettacolo. Ama leggere, ama scrivere, ama vedere film e serie tv (che a volte chiama ancora “telefilm”).

Organizzatrice di eventi letterari, giornalista pubblicista e scrittrice pubblicata, sguazza con maggior delizia nel genere horror (con una nota di ironia), anche se di tanto in tanto non disdegna incursioni in altri territori. Strega buona (quasi sempre) consulta con una certa regolarità i suoi fedeli tarocchi che a volte le danno delle dritte anche per nuovi racconti.

Suoi racconti sono apparsi per quelli di Letteraturahorror.it, La Soglia Oscura, Watson, Tuga, L’Erudita, Themis, Delos, Tempra, IVVI e Scheletri. La prima raccolta di racconti tutta sua è uscita per quelli di Edizioni La Rìa con il titolo Puoi sentirli sussurrare. Il suo primo romanzo breve, intitolato L'eco dei morti, è uscito ad Halloween 2024 con il marchio Scheletri.com. Ama leggere, scrivere, curare i suoi animali e le sue piante grasse, visitare luoghi d'arte. Non sa usare gli elettrodomestici e soprattutto non riesce mai a trovare uno straccio di titolo per le storie che scrive. In compenso trova sempre l'inizio del rotolo di scotch al primo tentativo.