Il Dio elettrico #851841

Finley King non è un eroe. Fa il medico e, di nascosto, scrive la storia del mondo su vecchi Macintosh degli anni '90, scollegati dalla rete e invisibili a Ymir. Jameus Gant non è un eroe, strappato dalle terre d'Africa ha sempre desiderato decidere della sua vita, ma anche ora che è poliziotto e caccia androidi fuggitivi sa di non aver raggiunto l'obiettivo. Ymir lo osserva, perché lui è speciale in un modo che non può immaginare. Il mondo del 2130 è dominato da lui, Ymir, l'entità artificiale che ha salvato l'umanità, privandola però del libero arbitrio. Chi può opporsi a lui? Miliardi di uomini e donne hanno accettato di sottomettersi, adorando il nuovo dio nelle chiese sponsorizzate della neonata religione Omni, alcuni, come la giovane Hope, cercano solo di capire quale sia il segreto che custodiscono a loro stessa insaputa. Molti altri muoiono di un nuovo male che li priva della volontà di vivere. Ma nell'ombra il destino prepara un cambiamento, grazie al coraggio inatteso di alcuni e alle trame del più pericoloso nemico di Ymir, una mente potente che deve scontare un peccato colossale.

Trame avvincenti si uniscono a teorie scientificamente attendibili, creando una nuova esperienza nel campo della fantascienza sociale ed ecologica con ampie discese negli abissi del cyberpunk.

Il Dio Elettrico vi sfida!

Una recensione del volume è disponibile su fantascienza.com: https://www.fantascienza.com/29866/quando-dio-e-elettrico

Federico Tamanini, classe 1977, è un appassionato di fantascienza classica. Cresciuto leggendo il ciclo della Fondazione già da bambino, perdendosi tra le sabbie di Arrakis, immaginando Invernomuto o i replicanti, ha sviluppato un amore per le trame solide e credibili, nonostante il contesto fantastico e straordinario in cui i grandi del passato ambientavano le loro narrazioni. Molto lavoro e molta ricerca hanno costituito la base del suo primo romanzo, “Il Dio Elettrico”, testimonianza della dedizione alla causa. La tecnologia informatica ha sempre esercitato su di lui un fascino potente, partendo dai primi computer smontati, rimontati e programmati già al tempo delle scuole medie per poi svilupparsi in una professione mutevole nel tempo, ma sempre nel campo che più di tutti guarda al futuro. Nel mese di agosto 2024 un suo racconto è stato pubblicato sulla rivista World SF Magazine Italia.

Nello stesso anno è risultato finalista al premio Mondofuturo nella prestigiosa cornice del Trieste Science+Fiction Festival condividendo il palco con nomi noti ed affermati del genere.