Il cuore ritrova la strada #913061

Ci sono incontri che cambiano la vita, gesti inaspettati che illuminano il cammino e sentimenti che, anche quando sembrano sopiti, trovano il modo di sbocciare. Nella raccolta di racconti di Antonio Trosa, l’amore diventa il filo conduttore di esistenze intrecciate, segnate da difficoltà, solitudine e speranza.
C’è Romano, un giovane pieno di sogni e voglia di fare, che dovrà affrontare un evento traumatico che metterà alla prova la sua forza d’animo. Un uomo solo che scoprirà nella sua generosità il motore per riscoprire la bellezza dei sentimenti. Due bambini che si vogliono bene senza sapere che l’amore, silenziosamente, sta crescendo con loro. Un imprenditore e un giovane ingegnere che devono gestire innovazione e sentimenti inaspettati. Un direttore che, accettando una sfida difficile, otterrà molto più di un semplice successo lavorativo. Ci sono storie di coraggio e rinascita, come quella di una ragazza costretta alla fuga da una vita di violenza, che troverà rifugio in un uomo capace di proteggerla. E ancora, una madre che si oppone alla felicità delle figlie, convinta che l’amore debba sottostare a rigide convenzioni sociali, ignara che il cuore segue sempre la propria strada.
Antonio Trosa ci regala un mosaico di emozioni autentiche e profonde, dove il sentimento più potente e universale si fa strumento di cambiamento, di crescita e di riscatto. Una raccolta che celebra l’amore, che apre a nuove possibilità di felicità.

Antonio Trosa consegue il diploma di perito industriale all’istituto tecnico “Avogadro” di Torino nel 1960. Diviene impiegato tecnico presso la società elettrica SIP per dieci mesi; viene poi assunto alla Olivetti di Ivrea e inserito dopo un corso di informatica a Milano, nell’assistenza tecnica. Presta poi il servizio militare, dopo un corso da sottotenente a Roma, prima a Sulmona e poi come comandante a interim di una compagnia operativa a Fossano (CN).
Svolge l’attività di tecnico sistemista di grandi sistemi per hardware e software fino alla pensione, viaggiando anche all’estero – Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile, Serbia, Croazia, Russia, Georgia, Turchia, Norvegia – per sistemare gli elaboratori in panne.
Dopo il pensionamento, presta servizio per 12 anni nel volontariato di assistenza d’urgenza sanitaria in Croce Rossa, facendo coppia con la moglie. Successivamente, ricopre per dieci anni il ruolo di nonno vigile, accompagnando sullo scuolabus i bambini di asilo e scuola elementare.