Le Fiabe di Edelëas #897897

E se le fiabe non fossero solo per bambini? Se dietro ogni simbolo, ogni drago, ogni strega o foresta incantata si nascondesse il riflesso delle nostre paure, dei nostri desideri e delle nostre verità più profonde?
Le Fiabe di Edelëas di Gianluca Vincenzo Liserra non è una semplice raccolta di racconti fantasy: è un viaggio iniziatico nel cuore di un mondo vasto, antico e simbolico, dove la magia non è effetto speciale, ma conoscenza delle vibrazioni che regolano l’universo. È una Terra senza templi né dogmi, dove la spiritualità nasce dall’ascolto della Natura, e dove ogni fiaba è specchio dell’anima e della società.
Nate dall’urgenza di dare voce a ciò che nel mondo si perde – la sacralità del vivente, l’equilibrio tra maschile e femminile, il valore della memoria e della libertà interiore – queste fiabe parlano al cuore degli adulti.
Scopriremo il destino di Fèradel, regina elfica che con arco e coraggio sfida un Troll in nome del suo popolo. Ci commuoveremo con Hìonar, giovane Drago Rosso incatenato da un amore che si fa possesso. Resteremo scossi dinanzi a “La Caduta di Ailàht”, allegoria potente dei nostri tempi, che mette in guardia dalla tentazione di semplificare il mondo in “buoni” e “cattivi”, e ci ricorda quanto sia facile perdere l’umanità in nome della paura.
Ogni racconto è radicato in un universo coerente, con lingua, cultura e cosmogonia proprie, e restituisce al lettore la sensazione rara di trovarsi davanti a una mitologia viva, non costruita a tavolino, ma sgorgata da una profonda necessità interiore.
In un mondo in cui la fiaba viene spesso banalizzata, Edelëas la riporta alla sua vera funzione: essere un ponte tra l’invisibile e il quotidiano. Un richiamo al ricordo di ciò che siamo davvero, prima che il rumore del mondo ci rendesse sordi alla nostra voce più autentica.
Leggere queste fiabe non è evasione. Non offrono risposte, ma domande profonde. Non conducono verso un lieto fine, ma verso un risveglio. Nel loro cammino, forse, ci aiuteranno a ricordare chi siamo davvero.