La Rossa Amazzone #848625

Alaric, il comandante di Larissa, viene trascinato nel grande salone del castello conquistato da re Sigfrido. Alaric, alto e robusto, lotta furiosamente tra le grinfie di due uomini d'arme. Sigfrido, grande e imponente, osserva il prigioniero con un sorriso crudele e ordina di togliere l'elmo di Alaric. Con stupore, Sigfrido scopre che Alaric è in realtà Helena, la fiera comandante di Larissa. Sigfrido la deride e tenta di umiliarla, ma Helena cerca disperatamente di fuggire. Viene catturata e colpita duramente, rimanendo priva di sensi.
Helena riapre gli occhi nella completa oscurità di una cella. Nonostante la sconfitta, raccoglie i suoi pensieri e decide di non cedere alla disperazione. Attira una sentinella con urla di finta disperazione e, utilizzando una gamba di una sedia, lo colpisce, rendendolo privo di sensi. Recupera una chiave e un pugnale e si dirige silenziosamente verso la torre nord, dove i suoi nemici giacciono in un sonno ubriaco.
Helena raggiunge la cappella del castello, dove incontra Padre Gervasio. Il sacerdote, sorpreso e preoccupato, le propone di fuggire e raggiungere il castello di suo cugino. Helena, però, è determinata a intraprendere un viaggio pericoloso negli inferi per ottenere un'arma contro Sigfrido. Nonostante le proteste del sacerdote, Helena riceve la benedizione e si prepara per il suo oscuro viaggio.
Helena scende nei sotterranei del castello attraverso un passaggio segreto. Rimuove le pietre allentate e si avventura in un tunnel che scende a spirale. La strada è scivolosa e disorientante, ma la sua determinazione la guida. Alla fine, raggiunge una grande caverna con un portale oscuro. Supera le sue paure e attraversa il portale, avvolta dalle ombre e dai sussurri delle anime perdute.
Alla fine del tunnel, Helena si trova davanti a una torre di luce scintillante. All'interno, una figura luminosa prende la sua stessa forma e le chiede cosa cerca. Helena risponde che desidera un'arma per vendicarsi di un uomo che odia profondamente. La figura le indica di trovare il tempio nero nel lago e si dissolve in luce pura, lasciando Helena con una nuova missione.
Guidata da stelle cadenti, Helena lascia la torre e corre attraverso prati e paludi. Alla fine raggiunge un lago nero scintillante di piccole luci. Al centro del lago, scorge un tempio nero. Trova un ponte di oscurità che conduce al tempio e, nonostante la vertigine e la paura, lo attraversa.
Nel tempio, Helena trova un'immagine semi-umana con un occhio chiuso e la bocca pronta per un bacio. Sente una forza irresistibile che la spinge a baciare la statua. Quando le sue labbra toccano quelle dell'immagine, sente qualcosa di freddo e alieno entrare nella sua anima, invadendola di una sensazione di gelo e angoscia.
Scossa dall’esperienza, Helena fugge dal tempio, attraversa il ponte e corre senza sosta verso il castello di Larissa. Ogni ombra e sussurro sembrano inseguirla, ma alla fine raggiunge la sicurezza del suo mondo. Nonostante il ritorno, sente un peso oscuro e opprimente nel cuore.
Helena emerge dal passaggio segreto e trova ad attenderla Padre Gervasio e Sigfrido. Con il cuore che batte furiosamente, si avvicina a Sigfrido e gli offre un bacio come prezzo della sua vittoria. Sigfrido, arrogante, la afferra e la bacia con scherno, ma immediatamente una terribile oscurità si riversa in lui. Sigfrido trema, i suoi occhi si riempiono di terrore, e cade morto sul pavimento.
Helena si inginocchia accanto al corpo di Sigfrido, realizzando con orrore quello che ha fatto. Ha perso la luce del mondo insieme alla sua vendetta. Padre Gervasio cerca di consolarla, ma lei lo scosta, piangendo in silenzio. Helena ha ottenuto la sua vendetta, ma a un prezzo terribile. La consapevolezza del suo amore nascosto per Sigfrido la travolge, lasciandola sola e disperata con il peso del suo stesso odio come unica compagnia.
La storia di Helena è una potente narrazione di vendetta, determinazione e le conseguenze delle scelte estreme. La trama è ben costruita, con una progressione che porta il lettore attraverso un viaggio emozionale e fisico che culmina in un atto finale di vendetta che lascia Helena vuota e sola. La narrazione cattura efficacemente la tensione e il conflitto interno della protagonista, rendendo palpabili i suoi tormenti e la sua risolutezza.
Uno degli aspetti più interessanti è la trasformazione di Helena da comandante feroce a vendicatrice disperata. La sua determinazione incrollabile è resa credibile attraverso descrizioni vivide e dettagliate dei suoi sforzi e delle sue sofferenze. La lotta contro Sigfrido, sia fisica che emotiva, è descritta con una potenza tale da coinvolgere completamente il lettore.
La narrazione di Helena è un viaggio oscuro e avvincente, un esempio potente di come la vendetta può trasformare e consumare una persona. La storia esplora temi profondi di odio, amore e redenzione, offrendo una lettura coinvolgente e riflessiva.