La cacciatrice della notte #23733

di Jeaniene Frost

Fanucci Editore

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Catherine Crawfield, metà donna e metà vampiro, è a caccia di non morti. Sta cercando suo padre, che è uno di loro, e non si fermerà finché non lo avrà trovato, perché deve vendicarsi dell’uomo che ha rovinato la vita di sua madre. Ma finisce in una trappola e viene catturata da Bones, un vampiro mercenario, con il quale si troverà costretta a stringere un’alleanza che potrebbe avere conseguenze devastanti. In cambio dell’aiuto a trovare suo padre, Cat accetta di lasciarsi allenare da quell’affascinante cacciatore della notte, fin quando i suoi riflessi non saranno diventati scattanti e taglienti quanto gli artigli di lui. Già sconvolta da fatto di non essere stata divorata subito da Bones, Cat comincia a domandarsi se esistano anche vampiri buoni.
Ma prima di potersi rallegrare degli ottimi effetti dell’addestramento come cacciatrice di demoni, si troverà alle calcagna una banda di assassini. Catherine dovrà scegliere da che parte stare... e la tentazione di cedere a Bones si farà sempre più forte.
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Altre informazioni:

ISBN:
9788834723098
Formato:
ebook
Editore:
Fanucci Editore
Anno di pubblicazione:
2013
Dimensione:
446 KB
Lingua:
Italiano
Autori:
Jeaniene Frost
Anteprima:
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Protezione:
watermark

Recensioni degli utenti(1 recensione)

  • Pubblicato da mtsiciliano@alice.it il 20 Jun 2014

    2
    La prima puntata di una serie lunghissima

    Un po’ romanzo young adult, un po’ paranormale sanguinario, per giunta senza un vero finale, magari provvisorio, cosa di cui non ero assolutamente al corrente (altrimenti non avrei comprato il libro, neanche scontato): infatti trovo insopportabili le vicende a puntate. I romanzi di vampiri possono essere di due tipi: o i vampiri sono una metafora per indicare tutti i tipi di diversi, e quindi rivalutarli in senso positivo (quella che io chiamerei la tendenza Nosferatu) o sono un espediente per dare voce a sentimenti morbosi e sadici. Per quasi tutta la lettura ho pensato che “La cacciatrice della notte” appartenesse a questa seconda linea e diciamo che sono stata spesso sul punto di vomitare (cosa che anche la protagonista fa spesso). Ma qualche scena sembra andare più nella prima direzione e certo in conclusione non si sa se siano peggiori i vampiri o gli umani. Sconcertante il finale-non-finale in cui Bones ha un ruolo del tutto secondario e che mi ha lasciato davvero l’amaro in bocca. Unico personaggio gradevole Timmie, peraltro del tutto marginale. Non ho nessuna intenzione di continuare questa serie. Mi dispiace solo di aver già acquistato i due volumi su Vlad.