Trattato dei governi #22187

di Aristotele, Aristoteles

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In Aristotele lo Stato è ridotto al suo vero concetto: l'organo, il mezzo, in altre parole, per cui gli individui raggiungono il proprio fine naturale: la Conservazione e la Felicità. Ma evidentemente lo Stato si dirà tanto più bello e perfetto, in quanto assicurerà nel miglior modo e al maggior numero di individui il raggiungimento di questo fine (dalla prefazione di Cesare Enrico Aroldi). Traduzione di Bernardo Segni.

Dall'incipit del libro: Perché e’ si vede, che ogni città è una certa compagnia; e perchè ogni compagnia è costituita per fine di conseguir qualche bene, chè in vero ogni cosa, che s’opera, è operata per cagione di quello che par bene, è però manifesto, che ogni compagnia ha in considerazione, e in fine qualche bene: e che quella, che infra tutte l’altre è la principalissima, e che tutte l’altre contiene, ha per fine il bene, che è principalissimo; e tale non è altra, che la città, e la compagnia civile.

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Altre informazioni:

ISBN:
9788897313359
Formato:
ebook
Editore:
E-text
Anno di pubblicazione:
2013
Dimensione:
381 KB
Lingua:
Italiano
Autori:
Aristotele, Aristoteles
Anteprima:
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Protezione:
nessuna