"Alcuni riescono a rimuovere più di gran parte dei ricordi brutti, traumatici, li riescono a cancellare dalla propria mente. Invece io proprio non ci riesco. Quando mi soffermo e penso a ogni singola cosa che mi è successa negli ultimi anni, è come se sfogliassi un libro lentamente, leggendolo parola per parola, soffermandomi sulle virgole, sui punti, sui punti esclamativi, su ogni cosa... ripercorro tutto. A volte ho anche la sensazione di rivivere proprio il dolore fisico che ho provato in determinate situazioni."
Quando si entra in contatto per la prima volta con la storia di Vito Vona si rimane profondamente scossi.
Fino al 2016, infatti, Vito era un ragazzo che viveva una vita normale ma un errore di diagnosi e un intervento chirurgico non necessario e mal eseguito hanno distrutto la sua esistenza. Le sofferenze che ha provato negli anni sono innumerevoli e perfino difficili da raccontare. Il suo calvario, vissuto senza alcuna malattia grave come causa, sconvolge nel profondo.
In tutti questi anni Vito ha condiviso sfoghi e riflessioni sulla sua pagina Facebook #iostoconilpaziente.
Tutto ciò che ha affrontato, i dolori così intensi da dover ricorrere alla morfina, le limitazioni fisiche che hanno impattato gravemente su tutta la sua vita e poi l'abbraccio della fede e il conforto della vicinanza della croce di Cristo, hanno reso la sua storia una vicenda dall'impatto molto forte, che non deve essere dimenticata, ma anzi può diventare un grande spunto di riflessione.
Perché è nel dolore che, con grandissima forza, Vito è riuscito a dare un senso diverso alla sua vita, facendosi esempio per tante persone, fino ad arrivare a pronunciare le parole più ardue per chi abbia vissuto un'esperienza di questo tipo:
"Non porto né odio né rancore verso le persone che mi hanno causato questo, anzi in cuor mio le ho perdonate"