Il mio nome è Renée #589676

Renée, diminutivo di Renate, è un nome che porta in sé l’idea della rinascita e Renée Urgert non avrebbe potuto onorarlo meglio. La sua storia è un alternarsi di rinascite e trasformazioni a seguito delle varie difficoltà che la vita le ha posto davanti e alle quali il suo carattere ribelle ha sempre rifiutato di sottomettersi. Il fidanzamento con un uomo possessivo e le delusioni amorose, le liti, giudiziarie e non solo, con i vicini di casa e il confronto con la malattia, prima l’endometriosi che l’ha portata alla sterilità e poi l’Alzheimer che ha aggredito suo marito, e ancora la paura di non farcela di fronte all’immane potenza dell’uragano Irma che ha travolto l’isola di Sint Maarten: esperienze che avrebbero fatto sprofondare molti in un vortice di disperazione e a cui Renée invece ha reagito, trasformandole in un’occasione per reinventarsi grazie alla tenacia e alla generosità che la contraddistinguono. La ricerca costante della libertà è stata il faro della sua vita, ciò che l’ha condotta, anche a costo di subire perdite significative, alla consapevolezza che si è in grado di superare problemi apparentemente insormontabili, se solo lo si vuole abbastanza. Volere è potere: questo è da sempre il suo motto, la grande lezione che ha lasciato ai suoi alunni nel corso degli anni e che riserverà anche a coloro che vorranno seguirla nello straordinario percorso di vita raccontato in queste pagine.

Renée Urgert (L’Aja, 1956) trascorre l’infanzia e la prima giovinezza nei Paesi Bassi. Nel 1983 si trasferisce in Italia. È stata insegnante, interprete, import-export manager e tante altre cose. Dal 2013 al 2019 ha vissuto a Sint Maarten, nei Caraibi olandesi, dove ha insegnato inglese nell’Istituto d’Istruzione Superiore dell’isola. Attualmente vive nella sua casa in montagna nella provincia di Verona insieme a suo marito e ai loro tre cani e due gatti. In Italia ha già pubblicato la raccolta di racconti Oltrepassando la linea dell’orizzonte (2004) e il manuale L’olandese: una guida verso la comunicazione (2006).