Il canto oscuro #9337

di Alessio Brugnoli

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Vincitore del PREMIO KIPPLE 2011
Questo romanzo ci regala un ottimo esempio di steampunk di ambientazione "romana": un panorama d'inizio secolo in cui le soprese tecnologiche non mancano e l'azione si snoda tra eleganti teatri dell'opera, antiche residenze decadute, bische e la classica Roma "sparita". Sullo sfondo di un'indagine, partita per scoprire il responsabile di un crimine, si muove il principe Andrea il quale diventerà, suo malgrado, testimone di un tempo di trasformazione, un tempo che segnerà l'avvento di un nuovo modo di concepire l'elaborazione elettronica.
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Altre informazioni:

ISBN:
9788895414720
Formato:
ebook
Anno di pubblicazione:
2012
Dimensione:
433 KB
Lingua:
Italiano
Autori:
Alessio Brugnoli
Protezione:
watermark

Recensioni degli utenti(1 recensione)

  • Pubblicato da finrod_s@libero.it il 11 Sep 2012

    4
    All'inizio del '900 in una Roma mai esistita

    Questo libro ha molti aspetti positivi: personaggi molto ben delineati e facilmente identificabili, credibili e molto dettagliate descrizioni della Roma “di una volta” (ma di un passato di una diversa “linea temporale”, e che quindi mescola, sapientemente, reale ed inventato), descrizioni che saranno la gioia di quei lettori romani che siano anche conoscitori della storia della loro città. Inoltre anche la scrittura è molto chiara e facile da seguire, un vero piacere da leggere. Proprio le lunghe, dettagliate descrizioni d'ambiente, ma anche dei personaggi comprimari (spesso dei veri e propri “tableaux vivants”) sono a volte leggermente difficili da seguire per chi non sia un romano “doc” (a meno di voler interrompere di continuo la lettura per approfondire, su wikipedia o altrove, i continui spunti che l'autore infila in ogni pagina), e forse ancora più “grave”, interrompono di continuo lo svolgimento del complicatissimo “caso” su cui “indaga” il principe Andrea: io, ad esempio, se ho capito chi ha materialmente assassinato il povero Alan Stuart, non sono affatto sicuro di chi sia il mandante... probabilmente leggendo una seconda volta il romanzo, e facendo più attenzione alla trama e meno agli strabordanti elementi “di contorno” riuscirei a fugare i miei dubbi ma... il fatto che dopo una prima lettura mi rimangano questi dubbi (ed è qualcosa che mi capita molto, molto di rado) è imho un piccolo fallimento del libro. D'altra parte, per dirla alla Zadie Smith, se ogni libro è la gestione di un fallimento, il risultato ottenuto qui è più che discreto, e 4 stelle sono tranquillamente meritate (anche grazie al prezzo, più che corretto, e alla mancanza di drm)